Ciao, mi chiamo Nicola Quadri e sono di Montepulciano.
Ho una bella storia da raccontare. Una storia che vide coinvolto mio nonno Livio Quadri nel lontano 1941.
Vuoi conoscere una storia speciale? Quella che segna il passato di questo negozio storico di Montepulciano, che esiste dal 1848 e in cui si susseguono ormai 5 generazioni?
Eccola!
Erano le feste di Natale del 1941, nonna Bruna, in attesa del terzo figlio, e nonno Livio come sempre, erano in bottega.
I figli, Tommaso e Silvana, piccoli e giocherelloni, si godevano le vacanze. Faceva freddo e, con altri ragazzini, si misero a giocare a palla nel caseggiato di fronte al negozio.
Uno dei tre ragazzini, tra un tiro e l’altro, ingenuamente raccontó una barzelletta sul Duce! Le orecchie dell’inquilino del primo piano, capo fascista, furono attente e gli occhi riconobbero nel gruppo il piccolo Tommaso, unico del posto.
Arrivò l’ora di pranzo e tutti tornarono a casa.
All’apertura pomeridiana ci fu una brutta sorpresa.
Verso le 15, arrivò da Siena, l’Alfa Romeo della polizia, prelevò nonno Livio e Tommaso che furono pestati a sangue.
Fu facile capire chi aveva fatto la spia!
Il pestaggio aveva come obiettivo sapere il nome di chi aveva raccontato la barzelletta! Il nonno non parlò perché non sapeva, Tommaso perché non voleva.
Per quasi due anni furono Tommaso e Silvana a portare avanti il negozio. Nonna Bruna era impegnata con il nuovo arrivato e nonno Livio fu costretto a sei mesi di prigione e un anno e mezzo di confino.
La grazia, per la sua liberazione, arrivò, pochi mesi prima del 1943, grazie all’instancabile nonna Bruna che scrisse molti telegrammi alla regina e fu premiata!
Una barzelletta ha cambiato la vita di un uomo e di un ragazzino! La guerra, il fascismo, la paura hanno forgiato la vita di molti.